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Talking Point: Juventus, Szczesny dà ancora le giuste sicurezze?

Wojciech Szczesny non è stato impeccabile negli ultimi mesi: dalla Champions a Udine, passando per l’Europeo con la Polonia. La Juve deve (già) guardarsi attorno?

L’inizio di campionato della Juventus non è stato dei migliori. I bianconeri si sono fatti rimontare due gol dall’Udinese, dopo il doppio vantaggio firmato Dybala e Cuadrado. Il grande protagonista del match, in negativo, è stato Wojciech Szczesny, autore di due errori che sono costati la vittoria ai bianconeri. Nemmeno a dirlo, in casa Juventus è scoppiato subito un piccolo caso, col portiere polacco messo sulla graticola, dopo un’estate per lui abbastanza turbolenta, con le voci di un addio che per la prima volta da quando è a Torino si sono fatte insistenti. Ora, alla luce del match contro l’Udinese, la domanda viene spontanea: “Szczesny dà ancora le giuste sicurezze?”

Il rendimento di Szczesny

Come al solito, sono sempre i numeri ad aiutarci nel dare le risposte alle nostre domande. In questo caso sono semplici: nella stagione scorsa il polacco ha giocato 30 partite in campionato, ha subito 32 gol e ha fatto segnare soltanto cinque clean sheet. C’è da dire che Szczesny ha pagato il rendimento deficitario della sua squadra, che ha vissuto un anno complicato, ma Szczesny è comunque il diciassettesimo portiere in Serie A per clean sheet (16.7% del totale) e per parate. Decisamente troppo poco.

Andando ulteriormente indietro di un anno, nella stagione 2019/2020, in cui la Juventus si è laureata campione d’Italia, Szczesny in 29 presenze ha ottenuto 11 clean sheet e ha effettuato 96 parate, risultando il quarto portiere del campionato per reti inviolate e il tredicesimo per parate. Il calo tra i due anni è evidente, in parte è ascrivibile al calo complessivo della squadra, ma c’è un dato che fotografa la discesa di rendimento di Szczesny. 96 parate in una Juventus campione d’Italia e con 11 clean sheet all’attivo, e appena 71 in una arrivata quarta, che ha mantenuto la rete inviolata appena cinque volte. Lo scorso anno l’ex Roma e Arsenal è stato sollecitato di più e ha risposto in maniera molto meno presente.

È possibile che la Juventus non abbia notato questo calo? È possibile che non abbia suonato qualche campanello d’allarme a Torino? La risposta è che probabilmente sì, tutti si sono accorti dei problemi di Szczesny, ma risolvere la questione era ampiamente impossibile.

I motivi della permanenza di Szczesny

In un’estate in cui Donnarumma va via a zero dal Milan, Juan Musso si accasa all’Atalanta, Gollini emigra oltremanica al Tottenham, la Juventus resta immobile con il proprio numero uno in calo evidente. Perché questa mossa? Semplicemente perché piazzare il polacco per i bianconeri era praticamente impossibile. Ingaggio pesante, un costo del cartellino ancora sostanzioso: Szczesny ha bloccato la Juventus.

La permanenza del polacco è stata quindi costretta, non a caso per la prima volta le voci di mercato sul portiere si sono rincorse con maggiore frequenza, forse per la prima volta la Juventus ha veramente pensato al cambio in porta, attratta anche dalle occasioni di mercato che si andavano profilando. Però questo cambio non è stato possibile e ora la Juventus rimane con in porta un portiere in calo, anche se oggettivamente ancora molto forte. Però i bianconeri si sono tutelati facendo rientrare a Torino un portiere che è qualcosa in più di un semplice secondo come Mattia Perin.

In conclusione dunque, alla domanda se Szczesny dà ancora le giuste sicurezza alla Juventus, la risposta è no, oggettivamente non le dà più. Però, i bianconeri in questa situazione hanno una responsabilità limitata, perché prevenire questa soluzione era complicato, se non impossibile.

A cura di Danilo Budite


Guida alla Juventus 2021/22

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