Abraham come Tomori: chi arriva dalla Premier è subito pronto
Tammy Abraham ha realizzato due assist e colpito una traversa al suo esordio in Serie A toccando il pallone solo 16 volte
Forse è il momento di smetterla di chiedersi se un giocatore arrivato dall’Inghilterra riuscirà ad adattarsi al campionato italiano. Fikayo Tomori ci aveva già mandato un segnale forte, inequivocabile. Il quarto centrale difensivo del Chelsea è arrivato in Italia e in pochi giorni ha conquistato la titolarità al centro della difesa del Milan, la seconda squadra dello scorso campionato italiano. Lo ha fatto dimostrando netta superiorità nel reggere i ritmi alti, nello scontro fisico e nella freschezza atletica. Queste sono le componenti tipiche del calcio inglese, per cui era lecito aspettarsi tale preparazione per il centrale di origini nigeriane. Ciò che sorprende ed è quasi complicato ammettere è che i giocatori in arrivo dal campionato inglese – soprattutto dalle prime otto squadre – siano preparatissimi anche tatticamente.
Nonostante abbiano inventato il gioco, tra i migliori allenatori della storia non si ricordano troppi inglesi. La stessa rivista FourFourTwo (inglese) nell’Aprile del 2020 ha stilato una lista dei 100 allenatori migliori di sempre. Nella top10 figura solo Sir Matt Busby, visionario allenatore-manager del Manchester United dal 1946 al 1971. Loro lo hanno inventato, in tanti l’hanno elevato fondendo culture e idee nei vari continenti.
Nell’ultimo decennio la Premier League è progressivamente cresciuta sotto il profilo economico, grazie a una meravigliosa campagna di marketing stile NBA in giro per il mondo. Le varie squadre di Premier League e Championship ne hanno beneficiato osservando un aumento vertiginoso dei ricavi per la vendita dei diritti televisivi in tutto il pianeta. Il piano di crescita dell’intero sistema calcistico inglese ha avuto effetto positivo sui settori giovanili di tutte le squadre (che hanno iniziato a sfornare talenti pronti già prima della maggiore età) e ha naturalmente incrementato anche il grado di interesse per i migliori allenatori al mondo. Guardiola, Klopp, Sarri, Conte, Mourinho, Pochettino e Tuchel hanno portato le loro conoscenze in Inghilterra innalzando la preparazione tattica media delle squadre di Premier League.
I numeri di Abraham all’esordio in Serie A
Ed ecco perché non c’è da stupirsi se Tammy Abraham, centravanti di riserva del Chelsea, risulti immediatamente pronto per confrontarsi con il campionato italiano anche senza allenarsi con la squadra. Il centravanti inglese arrivato a Roma per circa 40 milioni di euro (il centravanti di riserva costa 40 milioni di euro…) ha registrato subito due assist all’esordio contro la Fiorentina con soli 16 tocchi. Non è certo un giocatore di manovra come Dzeko (i soli 16 tocchi in più di un’ora di gioco lo dimostrano), ma ha subito compreso il suo ruolo nel 4-2-3-1 di Mourinho rimanendo costantemente pericoloso per tutta la sua permanenza in campo. Non si è mai percepito un ‘disagio tattico’ per il nuovo acquisto, che ha messo in ginocchio la difesa della Fiorentina con continui strappi senza palla in profondità.
Non è certo un calciatore privo di difetti, ma la preparazione tattica e le conoscenze apprese nel campionato inglese gli permettono di ridurre notevolmente il tempo d’adattamento al contesto (comunque diverso) del calcio italiano. Lukaku ha addirittura dimostrato che i giocatori in arrivo dalla Premier non solo si adattano in fretta, ma possono addirittura cambiare le regole del gioco sfruttando la propria prestanza atletica per scherzare con le difese avversarie. In attesa di Olivier Giroud, attaccante sottovalutato ma prezioso per intelligenza calcistica e struttura fisica, Abraham ha già conquistato i tifosi della Roma.