Tomiyasu è già centrale nel progetto Arsenal
Takehiro Tomiyasu è partito titolare nelle ultime 3 partite e la squadra ha ottenuto 2 cleen sheet. Come migliora l’Arsenal con lui in campo?
Dopo un avvio alquanto deludente, l’Arsenal potrebbe aver finalmente ingranato la marcia come dimostra la brillante vittoria per 3-1 nel derby di Londra. A volte basta poco per svoltare e per farlo i Gunners hanno deciso di affidare al giovane Takehiro Tomiyasu le chiavi della fascia destra: solidità e costanza al servizio della squadra allenata da Mikel Arteta.
Come Tomiyasu migliora la squadra?
Le ultime stagioni dell’Arsenal sono state caratterizzate dalla mancanza di un vero proprietario nella posizione di terzino destro: si sono alternati Chambers, Bellerin e Soares ma nessuno di loro ha mai dato le giuste garanzie, soprattutto da un punto di vista difensivo.
Quest’anno la stagione dei Gunners sembrava essere iniziata nello stesso modo, con 3 sconfitte nelle prime 3 giornate e un passivo di 9 reti subite e zero segnate. Il primo accenno di svolta si ha soltanto a partire dalla quarta giornata, gara vinta 1-0 contro il Norwich, dove la squadra ha dimostrato per la prima volta una certa solidità. Questo è stato senz’altro merito dell’introduzione dal primo minuto di Takehiro Tomiyasu.
Nei 62 minuti giocati in quella sfida ha vinto la bellezza di 10 contrasti, 7 duelli aerei ed è riuscito a recuperare ben 5 palloni per la propria squadra; non male come debutto in Premier League. Nella gara seguente dimostra che quello è il suo livello: 6 palloni recuperati, 0 duelli aerei persi e un altro clean sheet. La prova definitiva la fornisce contro il Tottenham, mettendo in mostra una certa facilità nel reggere i contrasti, riuscendo a riconquistare ben 8 possessi. Nei 242 minuti totali da lui giocati, l’Arsenal ha subito 1 gol e appena 8 tiri nello specchio. in stagione Tomiyasu viaggia a 7.07 palloni recuperati P90 ed è terzo tra i difensori per duelli aerei vinti P90 (5,21).
In cosa deve migliorare?
Se la fase difensiva è il suo forte, altrettanto non si può dire di quella offensiva. Non è un giocatore da incursioni sulla fascia o passaggi al millimetro per i compagni. Il suo stile di gioco è molto semplice: cercare di tenere il pallone il meno possibile. Da terzino ha approcciato un dribbling solo 2 volte e ha tentato un cross appena 3, andando a buon fine solo in un caso. Appena ha ha palla tra i piedi, cerca di trovare il compagno vicino seguendo un pricipio di semplicità. Va dato tempo per migliorare nella metacampo offensiva, ma queste 3 partite hanno ben definito il suo ruolo nella squadra: recuperare palloni e giocare semplice.