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West Ham, la scalata verso l’Europa inizia da Angelo Ogbonna

Cinque anni fa ha lasciato l’Italia per giocare in Premier League, esperienza che lo ha completato sia come giocatore che come uomo, come racconta all’Insider.

Il difensore italiano è ormai uno degli uomini chiave negli Hammers, titolare inamovibile nella squadra e soprattutto nella difesa rigenerata da David Moyes. Proviamo ad analizzare la sua crescita sia come piace fare a noi – coi numeri – sia grazie alle sue parole riportate sul blog l’Insider, dove Angelo si è raccontato, tra aneddoti e curiosità varie.

L’intelligenza tattica il segreto del suo successo

L’Ogbonna che guida la difesa del West Ham è un Ogbonna maturo, ormai perfettamente a suo agio in Premier League e a Londra, anche se all’inizio il rapporto con la città non è stato facile, molto internazionale e poco inglese come dice egli stesso su L’Insider. Per capire però lo sviluppo negli anni, che l’hanno portato a essere quello che è oggi, è opportuno mettere in evidenza le caratteristiche principali, sia fisiche che tattiche.

Dall’alto dei suoi 191 cm d’altezza, è inevitabile che faccia della forza fisica e della potenza le sue caratteristiche principali; doti che si evidenziano se analizziamo alcune statistiche relative alla stagione in corso, in cui ha vinto ben 26/38 duelli aerei (101/163 l’anno scorso), oltre che più del 60% dei contrasti effettuati. Non è, però, solo forte e potente; è infatti anche veloce, grazie alla facilità di corsa che lo contraddistingue, complici le sue lunghe leve, ma dispone soprattutto di un discreto piede sinistro, sfruttato spesso dal suo allenatore per cominciare l’azione da dietro.

Ciò che però gli ha permesso di affermarsi in Premier è sicuramente la grande intelligenza tattica. Il suo ottimo senso della posizione che, bisogna dirlo, ha acquisito in Italia (dove la tattica si cura in maniera maniacale), prima al Torino e poi perfezionato alla Juventus, lo ha reso molto duttile. É indicativo il fatto che riesca ad ambientarsi facilmente in qualsiasi posizione e con qualsiasi modulo, calandosi nella parte sempre con abnegazione e ordine: fattori che gli permettono molto spesso di tirar fuori una prestazione sopra la sufficienza. In 6 anni ha giocato da centrale sinistro in una difesa a 4, sia centrale che a sinistra in una difesa a 3 e, sporadicamente, anche da terzino sinistro in situazioni di necessità. Un perfetto connubio tra le sue fonti di ispirazioni per la sua carriera che, come ha raccontato al blog di Betway, sono Lilian Thuram e soprattutto Paolo Maldini.

Il ritorno di Moyes e la sua consacrazione

Da novembre 2019 che David Moyes è tornato a guidare il West Ham, Ogbonna è sempre stato un punto fisso della squadra, saltando solo tre partite su 37; in passato, soprattutto all’inizio della stagione precedente, l’ex juventino si era dovuto giocare il posto al centro della difesa. Questa grande fiducia che l’ex manager dell’Everton ripone in Angelo ha sicuramente avuto un grande peso nella crescita, soprattutto in termini di personalità, del centrale italiano.

Non è stato però tutto facile: nella passata stagione, con un modulo a 4 difensori, la difesa degli Hammers continuava a imbarcare acqua da tutte le parti, subendo ben 45 gol in 27 partite sotto la gestione Moyes, che aveva però come obiettivo primario quello di salvare la squadra, in grave difficoltà. Dai dati è risultato evidente che con il 4-2-3-1 proposto la scorsa stagione (e nella prima giornata del 20/21), soprattutto quando l’ex capitano del Toro ha giocato in coppia con Diop (14 match), la squadra era in palese difficoltà, avendo subito ben 23 reti. Nonostante le poche partite giocate, la coppia con Balbuena invece è molto più assortita, e anche i gol subiti ne beneficiano (6 in 6 partite).

STAGIONI GOAL SUBITI MATCH MEDIA GOAL SUBITI
19/20 45 27 1,67
20/21 11 10 1,10
PARTNER GOAL SUBITI MATCH MEDIA GOAL SUBITI
Diop 23 14 1,64
Cresswell+Balbuena 8 9 0,89
Cresswell+Diop 10 4 2,50
Balbuena 6 6 1,00
Assente 9 4 2,25
TOTALE 56 37 1,51

La svolta però è arrivata in questa stagione, quando dopo la sconfitta alla prima giornata contro il Newcastle, ha varato il 3-4-3 per la sua squadra: con Cresswell e Balbuena a fare da marcatori, Ogbonna ha potuto mettere in campo tutto il senso tattico appreso nella sua formazione italiana e fondamentale per poter svolgere al meglio il ruolo di centrale della difesa a tre, dovendo andare sempre in aiuto del compagno. I ritmi sono alti, non come in Serie A, come dichiara Angelo su L’Insider, ma le sue caratteristiche tecniche si adattano meglio di tutti tra i suoi colleghi di reparto; in più con la sua prestanza fisica e il buon posizionamento, riesce a farsi valere al centro dell’area e nei duelli aerei.

Con il nuovo modulo il West Ham ha cambiato marcia, ottenendo 17 punti in 8 partite e subendo appena 9 gol, proponendosi nelle zone altissime della classifica, confermando la bontà del lavoro del suo allenatore, bravo a trovare la quadratura del cerchio, anche per ottimizzare le prestazioni del suo miglior difensore.

Il ritorno in azzurro e il suo futuro prossimo

Quello che abbiamo letto e soprattutto ascoltato sul blog di BetWay L’insider è sicuramente un Ogbonna cresciuto, soddisfatto del momento che sta vivendo al West Ham e soprattutto in carriera, non nascondendo una sua preferenza a rimanere in Inghilterra anziché tornare in Italia in un futuro lontano dagli Hammers. Le sue prestazioni non sono passate inosservate a Roberto Mancini, che lo scorso ottobre lo ha convocato dopo un’assenza lunga 2 anni e mezzo. La possibilità che venga incluso per i prossimi Europei è concreta: lui si dice concentrato sulla stagione attuale, vista anche la situazione Covid che complica tutto, ma non nasconde la felicità e l’emozione di poter rivestire la maglia azzurra in un palcoscenico importante quale sarà quello del prossimo giugno.

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