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Cotte – Valentín Carboni

Ormai siamo diventati prevedibili: se sei argentino e fai il fantasista, hai il 99.9% di possibilità di finire in questa rubrica.

“Secondo me è da prendere assolutamente al Fanta”, diceva Beppe Marotta rispondendo alle domande su Valentín Carboni in occasione del suo trasferimento in prestito al Monza, a metà strada tra la provocazione e la suggestione. Ma più vediamo all’opera questo ragazzo, più ci rendiamo conto che quelle del DS dell’Inter non erano parole di circostanza.

Nonostante il magro minutaggio concessogli da Palladino – intenzionato a gestirne oculatamente la crescita – l’argentino classe 2005 è riuscito in più di un’occasione a dare sfoggio del suo estro creativo. Dopo aver mostrato grande personalità nei pochi minuti di partita giocati contro la Juventus – match che il Monza aveva momentaneamente riacciuffato proprio grazie a una sua giocata – Valentin Carboni è riuscito a offrire un saggio delle sue migliori qualità nei 27 minuti a disposizione contro il Milan.

Non appena sposta palla sul suo educatissimo sinistro sembra poter creare qualcosa di promettente: conducendo rigorosamente col mancino, fluttua tra i difensori con potenza ed eleganza, peculiarità che raramente riescono a coesistere nello stesso giocatore. Invece Valentín prima trascina per una decina di metri Florenzi che cercava invano di arrestarne la dirompente progressione aggrappandosi alla sua maglietta e, pochi istanti dopo, con un numero di alta scuola spezza un raddoppio infilando con un tunnel da campetto il malcapitato Bartesaghi. 

Sempre nel vivo del gioco e disponibile al dialogo, in meno di mezz’ora gioca 31 palloni, mette a referto 2 tentativi di assist e completa 3 dribbling con i suoi strappi palla al piede. Tutta la sana sfrontatezza di chi, a 18 anni, sta già facendo le prove generali per riaffrontare lo stesso avversario, nello stesso stadio, ma con la maglia nerazzurra indosso. Mentre i tifosi dell’Inter si augurano che la società lo includa al più presto nei piani futuri, noi ci auguriamo di rivederlo in campo sempre più spesso in questa stagione. Succederà.


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