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Warren Zaïre-Emery ha stregato tutti

Analizziamo la prestazione del diciassettenne centrocampista del PSG contro il Milan.

Quella andata in scena al Parco dei Principi tra PSG e Milan rappresentava per entrambe le squadre uno spartiacque in ottica qualificazione agli ottavi. I campioni di Francia venivano dalla sonora batosta rimediata al St. James’Park, mentre i rossoneri arrivavano da 4 gare di fila senza reti messe a segno in Champions. Serviva una svolta per indirizzare in maniera consistente il girone e questa è arrivata per i parigini, che ritornano al primo posto. Oltre al solito Mbappe, a illuminare la notte parigina è stato Warren Zaïre-Emery. Classe 2006, pilastro del centrocampo di Luis Enrique e capitano dell’Under 21 francese allenata da Thierry Henry.

I numeri di Zaïre-Emery contro il Milan

“Cosa posso dire? Guardate come gioca, come si allena. Non sembra avere 17 anni ma 34. È incredibile”.

Luis Enrique

Così il suo allenatore a fine gara, palesemente in estasi. Una vecchia teoria sostiene che le partite si vincano a centrocampo e, per quanto discutibile ed opinabile, mercoledì sera è successo proprio questo. In mezzo al campo non c’è mai stata partita. A dominare la gara è stato un ragazzo di 17 anni che ha portato a spasso la mediana rossonera.

Al 5’ il primo lampo. Riceve in appoggio da Mbappe, tra due avversari, non troppo distante dalla sua area di rigore. Una danger-zone ad alto rischio, ma Kylian sapeva di potersi fidare. Con molta disinvoltura Zaïre-Emery lascia sul posto i suoi avversari, passandogli in mezzo con un colpo di suola all’indietro, accelera ed apre su Dembele. Tra le caratteristiche che più impressionano c’è la capacità di ricevere spesso senza uomo addosso. Riesce sempre a farsi trovare al posto giusto al momento giusto dai suoi compagni che ormai si fidano ciecamente di lui.

In occasione del primo gol del PSG, dribbla secco Reijnders sulla linea di metà campo nonostante l’olandese lo strattoni più volte ma non cade e rinuncia al fallo. Sarebbe stato giallo per il suo avversario. Lui invece continua a condurre palla per servire Mbappe che, in una frazione di tempo brevissima, finta, sterza e segna l’1-0. Imprendibile. Al 58’ Zaire-Emery strappa di nuovo, mandando KO Theo Hernandez con una spallata, e lancia ancora in uno contro uno Mbappe, che sfiora il 3-0, che viene solo rimandato. All’89’ Zaïre-Emery svernicia Calabria, serve in mezzo Kang-In Lee che spiazza Maignan. Il ragazzino chiude la gara con 4 passaggi chiave (il migliore), 2 assist, e 8 palloni recuperati (il migliore). Ovviamente eletto MVP.

Chi ha più bisogno di Verratti?

L’innesto di Ugarte e la promozione a titolare di Zaïre-Emery hanno ribaltato il centrocampo del PSG, mandando rapidamente in soffitta il ricordo di una leggenda del club come Marco Verratti. Una prestazione di questo tipo, offerta in questo contesto, a soli 17 anni, non lascia spazio ad equivoci: ci troviamo di fronte ad un progetto di campione. Doti tecniche e fisiche di primo pelo, messe nelle sapienti mani di Luis Enrique, uno che ha fatto esordire in Nazionale un diciassettenne (Gavi) in una semifinale di Nations League. Un matrimonio perfetto.

Di Alfredo Rossi

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