One-hit wonder: tre giocatori che hanno impressionato al Mondiale
Tre giocatori che hanno disputato un gran Mondiale e fuori dal giro dei migliori club europei, che potrebbero avere mercato già a gennaio
La competizione che si appresta a volgere al termine in Qatar è stata sicuramente una delle edizioni più ricche di sorprese e colpi di scena di sempre, tra i tanti capovolgimenti di pronostico e sorprese inattese abbiamo deciso di selezionare cinque nomi poco conosciuti prima dell’inizio del Mondiale che ci hanno stupito attirando la nostra attenzione e verosimilmente anche quella di molte squadre di club in vista del mercato di gennaio.
Josip Juranovic (Croazia / Celtic)
Il classe ‘95 aveva esordito con la maglia della prima squadra della nazionale croata nel gennaio 2017 e si era già guadagnato un posto nell’undici titolare a partire dall’europeo scorso, ma nonostante le 21 presenze, prima di questo mondiale non si era mai espresso su questi livelli.
Da quando è sbarcato in Qatar invece non ha saltato neanche un minuto delle dispendiose partite disputate dalla Croazia, ed è stato in grado di offrire prestazioni che non sono passate di certo inosservate sia in fase di spinta offensiva, offrendo anche un assist nella sfida contro il Canada, quanto in fase di marcatura, riuscendo ad imbrigliare giocatori del calibro di Vinicius Jr., Ferreira Carrasco e Boufal. L’unico errore che ha macchiato la sua avventura fino ad ora è stato il gol concesso ad Alphonso Davies, ma conosciamo tutti lo strapotere fisico del terzino del Bayern Monaco. Visto il livello a cui ha dimostrato di poter giocare in questo mese crediamo sia giunto il momento per Juranovic di dare una svolta alla propria carriera e dopo aver giocato nel campionato croato, polacco e scozzese, vincendo anche il titolo nelle ultime due stagioni, di misurarsi con uno dei top campionati europei.
Azzedine Ounahi (Marocco / Angers)
Il giovane marocchino nativo di Casablanca ha stregato chiunque abbia guardato almeno una partita della prima squadra africana capace di raggiungere le semifinali di un mondiale. Di primo impatto il ragazzo appare estremamente esile di corporatura e quasi scoordinato, ma la qualità espressa con la palla nei piedi, soprattutto nella conduzione della transizione tra recupero palla e fase offensiva è enorme.
Sempre titolare in tutte e cinque le partite disputate fino qui dai Leoni d’Africa, ha dimostrato di formare un quartetto di trequartisti eccellente completandosi alla perfezione con le caratteristiche di Boufal, Ziech e Amallah. Ounahi non è un giocatore brillante in fase di rifinitura, ma la sue capacità in conduzione permettono spesso al Marocco di respirare e mantenere il possesso nelle fasi più esagitate del match. Sarà di rivedere in Ligue 1, dove staziona col suo Angers all’ultimo posto della classifica con soli 8 punti raccolti in 15 giornate. Promosso, con riserva.
Andrija Zivkovic (Serbia / Paok)
Nonostante le aspettative riguardo il percorso della compagine serba all’interno di questo mondiale non siano state rispettate, la produzione offensiva si è rivelata all’altezza della competizione: 1 punto conquistato e cinque reti in tre partite. Tra i giocatori che ci hanno fatto un’ottima impressione c’è Andrija Zivkovic, che ha vinto il confronto a distanza con un Kostic non al meglio e sottotono sulla fascia opposta, fornendo anche due assist nello spettacolare 3-3 contro il Camerun.
Dotato di un’ottima corsa e di un mancino degno di nota, nel corso della sua carriera di club è stato utilizzato come esterno soprattutto offensivo sia a destra sia a sinistra con discreti risultati, contribuendo a 109 gol in 293 partite disputate. Dopo aver giocato per quattro stagioni al Benfica, dove non aveva particolarmente brillato, si è ritrovato in Grecia, al PAOK Salonicco, tornando a brillare come aveva fatto al Partizan Belgrado. Questo Mondiale potrebbe essere un nuovo trampolino di lancio: a 26 anni Zivkovic può provare a rilanciarsi in un grande campionato e giocare una seconda parte di carriera all’altezza delle sue qualità.
di Tiago Cumetti